giovedì 30 gennaio 2014

Hausarbeit

Per gli amici anglofoni "turn paper", la versione lunga di un "essay"; per gli studenti italiani di qualsiasi tipo di facoltà una semplice tortura cui non sono abituati, dunque, in poche parole, peggiore.

Hausarbeit è la condensazione ultima del senso dei seminari: scrivere una tesina di tot pagine o di tot parole e da consegnare al professore.

Non so il perché ma, per un italiano, questo genere di lavori (per giunta in inglese), puzzano tremendamente di americanata, di lavoro creato a tavolino, di falsa libertà attorno alla scelta di un tema libero che poi, sviluppato, verrà giudicato dal professore. Un lavoro a casa da sviluppare sull'onda dei temi trattati nel corso del seminario; facendo tesoro di tutte le cose che sono state delle a lezione, da professore, sempre presente, e dai compagni di classe, sempre attivi -relativamente- con le loro presentazioni e "referat".

mercoledì 29 gennaio 2014

"Meno uno"

Meno un mese, anzi, facendo le cose con precisione possiamo dire meno trentuno giorni (-31).
Fra un mese (31 giorni) potrò dire conclusa la mia esperienza ERASMUS, essendo, in questa data, vale a dire il 1 marzo 2014, nuovamente a casa.
Ancora un'ultima fatica, un'ultimo sforzo, gli esami, gli ultimi scontri con la burocrazia qua in Germania per poi passare la palla all'Italia, e vedere come andrà a finire.

Ancora un mese e tutto finirà; un mese esatto, circa quattro settimana, giorno più giorno meno, e potrò tornare a casa, nella mia città, riguardare i visi delle persone che ho lasciato indietro, dei miei amici come dei miei familiari e i luoghi delle mie Marche.

Tornare. Un senso di emozione mi attraversa se cerco di figurare questo scenario, eppure, di fatto sta per concretizzarsi. Quattro mesi fa esatti, oggi cade la celebrazione, sono partito e giunto in Germania lasciandomi tante cose alle spalle, con una valigia, uno zaino e il computer nella tracolla.

Le chat



Le Chat

Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Mêlés de métal et d'agate.

martedì 28 gennaio 2014

Un'educata confusione di genere

Questa mattina, di relativa quiete, come tutti i martedì mattina senza lezione, mentre mi accingo a fare la doccia, il cellulare, con il suo distinto e gioviale scampanellare mi segnala l'arrivo di una mail sulla casella di posta universitaria.
Già elencando mentalmente tutti i possibili guastafeste o folli spammatori della mattina, ivi incluse le operazioni informative del mio stesso ateneo che mi tempestano settimanalmente di novità in merito a bandi in cui non rientro o in cui non rientrerò mai (perché ad esempio non sono iscritto a scienze politiche e/o non mi sto laureando scrivendo una tesi in merito agli infortuni sul lavoro in Guatemala, tanto per citare due esempi che poco si discostano dalla realtà).

domenica 26 gennaio 2014

La lotta continua

Parole goliardiche

In vista dell'esame di tedesco, del Kompaktkurs, ho ripreso in mano il vecchio e fedele sito di Busuu per ripassare un po' di lingua e per allenarmi su una piattaforma diversa; anche perché, paradossalmente, nonostante sia in Germania, spesso non riesco a sfruttare le occasioni di apprendimento soprattutto nei periodi infrasettimanali, o ritagliare veri momenti in cui dedicarmi al tandem di lingua, esterni al semplice ambiente universitario, centrati unicamente sull'aspra grammatica del tedesco.

giovedì 23 gennaio 2014

Tempi relativi

Attendendo una risposta dalla mia università italiana (Heimatuniversität), in merito all'invio dei moduli inerenti al "Riconoscimento preventivo" dei corsi che sto seguendo in Germania, mi torna in mente quando, qualche tempo fa, inaspettatamente, ricevetti una mail nella mia casella di posta elettronica, direttamente sul cellulare. La mail in questione mi veniva inviata direttamente dalla mia facoltà, da nientepopodimenoche il CRI (Centro Rapporti Internazionali) del mio ateneo.

mercoledì 22 gennaio 2014

Schlampe

Oggi ho avuto lezione di tedesco, Kompaktkurs, per la precisione, come tutti i mercoledì mattina dalle 8.15 alle 11.30.

A lezione abbiamo affrontato molti temi, discusso attorno a molti quesiti di ordine quotidiano, niente di storico, ostico o trascendentale, come il verbo teutonico fa subito pensare; dato che, sembrerà strano ai più, ma in Germania, non sono esistiti solo Hitler e la Merkel, storia e politica, e qualcosa come Gigakilogrammi di filosofi.

Abbiamo parlato del più e del meno seguendo i temi del nostro libro di testo e le ultime questioni grammaticali affrontate nel corso delle lezioni del corso e, idea della professoressa L.C., nella seconda parte della lezione abbiamo aperto una piccola discussione attorno al tema dei trasporti, privati e pubblici, che si possono usare, e dei motivi che ci spingono a sceglierli (vorteile o nachteile?).

martedì 21 gennaio 2014

Riconoscimento preventivo

Ancora burocrazia. Forse anche un pizzico in ritardo, debbo dirlo. Dopo tutte le trafile burocratiche dei primi tempi, prima della partenza, tra sanità e scartoffie varie, e dopo il mio arrivo (escludendo la varie vicissitudini legate ai problemi dell'alloggio), la voglia di prendere carta, penna e pile di moduli da complicare, non era uno dei passatempi che certamente avrei scelto in questi ultimi mesi in cui era anche incominciata la normale attività accademica.

Mi salva in calcio d'angolo però -o almeno lo spero- il fatto che, sulla pagina online del CRI (Centro Rapporti Internazionali) della mia Università, non venga definita una data precisa in cui inviare, compilati, i documenti legati al Riconoscimento preventivo delle attività che verranno (o che sono state) svolte all'estero.

Maledictionis 2.0


Due eventi così lontani tra loro, temporalmente e sostanzialmente, eppure così vicini, quasi uniti da un esile cordone ombelicale; una parentela appena accennata in qualche tratto superficiale ma, a notarlo bene, così profondamente intima: figlia della stessa maledetta fortuna.

lunedì 20 gennaio 2014

Partivo...


Partivo senza capire
dove mai andassi a finire.
(Nebbia; Giorgio Caproni)

Una domenica pomeriggio in centro, di quelle surreali domeniche bavaresi, o tedesche in genere, fatte di quiete, di calma. Surreli in quanto sottratte allo scorrere del tempo.

mercoledì 15 gennaio 2014

Forniti ma ritrosi

L'università di Augsburg può vantare una biblioteca immensa, fornita di una quantità di tomi pressocché sterminata.
Nelle mie peregrinazioni tra le sua mura, alla ricerca di qualche tomo su cui concentrare il mio tempo in vista di una presentazione, o solo per mera curiosità. sono stato attratto, scontato dirlo, nel reparto dedicato alla romanistica. Scaffali e scaffali di tomi scritti nelle lingue romanze (francese, spagnolo, portoghese e italiano).
Inutile dunque sottolineare, anche ricordando che sono uno studente in una facoltà di Lettere, che la mia passione primaria mio ha attratto tra gli scaffali della sezione di italianistica.
Proprio venerdì scorso, nel primo pomeriggio, mi sono dedicato al piacevole passatempo consistente nel passeggiare tra gli scaffali della biblioteca, tra quei tomi della, osservando i nomi, i titoli, le dimensioni, le copertine, accarezzando il dorso della rilegatura, prendendo di tanto in mano un libro, solo per il gusto di soppesarlo, senza distinguere troppo tra un Ippolito Nievo e un Pasolini, un po' come fa una donna che si diletta nella spesa al mercato ortofrutticolo, sfruttando quella sensibilità stereotipizzata, forse eccessivamente sessista delle sfere separate e dall'immaginario maschiocentrico, che denota una spiccata sensibilità per mansioni del quotidiano.

giovedì 2 gennaio 2014

"Auguri" e " Avventura con propositi"

  • Auguri di buon 2014.
Arrivo in ritardo sulle pagine di questo blog per celebrare il nuovo anno, ma farò subito ammenda ricordando che, perso per perso, almeno in altri luoghi mi sono ricordato di farvi - a modo mio - gli auguri per la fine del vecchio e l'inizio del nuovo, vale a dire sulle pagine del blog Ululati Solitari (vedi QUI, l'articolo "Spirito dei tempi" in luoghi oscuri) che, lentamente, sta risorgendo dal suo oblio. Sarà l'aria del nuovo anno che (i)spira.
Comunque sia vi auguro un felicissimo 2014. Pieno di pace, di gioia, felicità, di amore, di donne o di uomini e/o di ambedue.


  • Ma adesso passiamo all'"Avventura con propositi".