venerdì 27 settembre 2013

"Attento: puzza di accordo!"

"Attento: puzza di accordo!"

Questo (in figura) si chiama "Learning agreement". È il vostro peggiore nemico, il vostro incubo di mezza estate, il male sotto le mentite spoglie dell'organizzazione burocratica, il supporto su cui il diavolo scrive le pene da infliggere ai dannati. Dante sarebbe svenuto volentieri cento volte di fronte a questa maledizione per sottrarsi all'amaro e ingrato compito che consiste nella sua compilazione.
Anche io, dopo varie peripezie e inutili scartoffie, sono riuscito a compilarne uno definitivamente. Più o meno.
E qui entra in scena il bello: il "Learning" è, come dicono i bandi e le aree dedicate sui siti universitari, OBBLIGATORIO MA PROVVISORIO. In poche parole: inutile. Serve solo per dire "ho organizzato una sorta di piano di studio, la mia buona volontà mi rende un vero studente". La mia università lo bollerà-timbrerà-firmerà-controfirmerà e diverrà parte della documentazione ma, in pratica, non sono tenuto a rispettarlo, è un post-it che non si incolla: serve a ricordarmi che devo sostenere esami e attività per poter ottenere crediti che serviranno confermare i soldi che l'Europa mi concede. Una sorta di patto con il diavolo preventivo.

giovedì 26 settembre 2013

A volte ritornano (per errore)

Può anche accadere che la burocrazia si intoppi, tra tante scartoffie da far firmare è normale che saltino fuori vecchie conoscenze, magari legate al troppo consueto coppia incolla di anno in anno, di bando in bando. Mica si può controllare se un modulo è stato soppiantato, se è stato sostituito o, semplicemente, si sia estinto. Mi sto riferendo al modulo E/106 che viene dato come obbligatorio tra i documenti che bisogna avere in tasca al momento della partenza per periodi di studio all'estero.
Carico di buona forza di volontà e molte aspettative mi incammino verso il ASL della mia città, munito di carta d'identità, tessera sanitaria e una copia del certificato Erasmus, il tutto, ovviamente, dopo aver scrupolosamente controllato per l'ennesima volta il portale della mia università e le pile di cartacce che mi porto appresso nei miei pellegrinaggi tra gli uffici.

mercoledì 25 settembre 2013

Un po(st) di scartoffie

Sopravvivere alla burocrazia sembra facile quando la osservi da fuori ma esserne trascinato dentro è tutt'altro che piacevole. Bene o male i siti e gli uffici preposti all'internazionalizzazione sono il più delle volte attrezzati (quasi) a tutto.
Nello spazio dedicato al CRI (Centro Rapporti Internazionali) del mio ateneo, ad esempio, si può trovare una sezione contenente uno "step-by-step": una sintesi puntuale di passi e di consigli da seguire per riuscire a organizzare la didattica prima della partenza. Ovviamente consigli è un modo alquanto bislacco per dire: obblighi, spiegato con una perifrasi è qualcosa di simile a: "se non fai quanto segue rimani a casina".
Tutto ruota attorno alle scartoffie e alle cartacce da compilare per riuscire a far girare i pesanti ingranaggi del sistema.

giovedì 19 settembre 2013

Ferro rovente


Ecco, ho dato l'ultimo esame in Italia prima della partenza. Esito positivo: molta soddisfazione ma altrettanta stanchezza, accumulata non solo per lo studio.

lunedì 16 settembre 2013

Pronti...

Monolitico e monotematico. Questo è tutto quello che dovete sapere riguardo ciò che troverete sulle colonne di questo nuovo blog.
I due aggettivi si condizionano e si determinano a vicenda. Questo blog, in fase di gestazione, sarà uno spazio dedicato ad un'unica esperienza individuale, affidata al mare magnum della rete, con il chiaro (ma non pretestuoso) intento di farne un exemplum.