giovedì 21 agosto 2014

"Raccomandazioni ad altri studenti riguardanti informazioni, domanda di candidatura etc."

Mi è capitato per caso - un puro e fortuito caso di circostanza - di dover scrivere una breve relazione avente per oggetto consigli e informazioni da fornire agli studenti che hanno intenzione di partire come ERASMUS. Mi ero ripromesso di rimanere entro i 3.000 caratteri - spazi inclusi - per poter copiare il testo anche in un'altra relazione che il CRI (Centro Rapporti Internazionali) richiede a tutti gli studenti che hanno compiuto un periodo di studi all'estero. Avendo sforato alla grande il proposito, di oltre il doppio il limite di caratteri richiesti - si! state per leggere un inutile, lungo (e noioso?) vademecum di consigli e precetti per aspiranti ERASMUS - ho pensato bene di salvare il tutto e pubblicarlo su questo "Diario di bordo digitale", e copiare nella relazione, premunendomi di inserire fonte e link, un vecchio post (questo nel LINK) scritto durante il mio soggiorno ad Augsburg.

Ecco invece le "Raccomandazioni ad altri studenti riguardanti informazioni, domanda di candidatura etc.che ho scritto oggi:

lunedì 14 aprile 2014

Ritorno al silenzio?


Oltre un mese di silenzio su questo diario di bordo digitale della mia esperienza ERASMUS in Germania. Forse avrei dovuto chiudere questo diario come si fa con un libro dopo averne portato a termine la lettura, solo per riporlo, chiuso agli occhi, sullo scaffale di una libreria, lontano dallo sguardo. Ma non me lo sono sentita per molteplici ragioni anche se, a ben vedere il mio è stato un silenzio circoscritto a questa piattaforma digitale; sorte diversa toccata al mio primo e vero amore-blog digitale: Ululati Solitari. Innanzitutto è bene contestualizzare il motivo del mio silenzio.

giovedì 27 febbraio 2014

Accogliendo l'ignoranza

Se ne vedono tante sul web, spesso mi capita di imbattermi in veri elogi all'ignoranza proprio spulciando la home del mio profilo facebook; tanti commenti e tante immagini di tutti i tipi. Immagini e riferimenti presi, decontestualizzati, mescolati abilmente in una miscela esplosiva, volatile, facilmente propagabile e infiammabile; capace di trovare ampia risonanza proprio in un pubblico che incapace di fare i conti, di unire i punti di una storia di cui è parte.

Ad esempio è un dato di fatto che ci siano molti, moltissimi, italiani che lavorano, integrati, trascorrendo la loro vita in Germania; anche molti figli di italiani emigrati in Germania, la cui madre lingua è il tedesco, vivono perfettamente integrati nella società che li ospita, studiando, relazionandosi con l'identità culturale di quella che è, a tutti gli effetti, casa loro.

giovedì 20 febbraio 2014

Würzburg

Due marchigiani, un laziale ed uno sloveno. No, non è l'inizio di una barzelletta, ma quello di un viaggio verso il nord della baviera che ha avuto luogo lo scorso lunedì.

Two guys from Marche, a boy from Lazio and a Slovenian student. No, it isn't the beginning of a joke, but the beginning of a trip to the north of Bavaria, which took place last Monday.

domenica 16 febbraio 2014

La grossa bufala di STUDIS

Alcune storie nascono con le lacrime agli occhi, altre semplicemente con le palle di traverso.

Attesi mesi una mail, o una qualsiasi missiva cartacea dalla mia UNI tedesca. Alla fine mi spedirono una lettera. In Italia.
?!
Non so neppure io il perché - forse ha a che fare con una piccola pratica amministrativa... forse -

sabato 15 febbraio 2014

Trascorri lunghi minuti nel reparto di un Norma per differenziare i deodoranti e, quando alla fine ne prendi uno (per giunta a 1,75€), solo a casa ti accorgi di un piccolo dettaglio...

Trasporti notturni

Venerdì mattina, verso mezzanotte e trequarti; un giro nella zona dell'università qualche ora prima, una birra con gli amici nel pub proprio adiacente il campus universitario.

L'ultimo tram passa verso le 23:45; ma il mio previdente amico A.C., mi ricorda che, da venerdì, e per tutto il weekend, la città è servita dagli efficienti quanto numerosi Nachtbus, i mazzi notturni che, in vari numeri, e per vari tragitti, assicurano ai nottambuli cittadini come me di non doversi sorbire circa cinque chilometri a piedi sferzati dal vento.

Visto che l'autobus è previsto attorno alle 23:47, zona Universität, mi dirigo con calma alla fermata del mezzo.

venerdì 14 febbraio 2014

Quattro stagioni

Una giornata all'insegna della primavera con una temperatura intorno ai nove gradi e un sole allegro e sorridente che mi tiene compagnia per gran parte della giornata.
Verso l'ora di cena un vento autunnale che ha fatto tremare le inferiate, accompagnato da acqua.
Infine, verso l'una di notte, un'improvvisa quanto fulminea nevicata di appena qualche minuto.
Che prima del risveglio mi sia perso tedeschi unti di crema solare fare il bagno nel Lech?

martedì 11 febbraio 2014

Dopo quattro mesi | Nach vier Monaten...

Leprechaun

Mattina, all'incirca verso le dieci meno un quarto. Esco di casa con la tracolla e il computer; la mia meta è la biblioteca dell'università, devo andare a scrivere, a lavorare sodo, per un Hausarbeit.
Sotto pile di libri (in realtà due miseri saggi di Pasolini, niente di più, presi più per sfizio che per necessità) e il computer che fatica a connettersi alla rete dell'università e, ancora peggio, per cercare di fargli pescare delle informazioni utili dall'OPAC; svolgo così il mio lavoro.
In programma c'è solo una pausa per il pranzo e per il tè.
Ancora una saliscendi sino alla torre più alta della biblioteca dove ho lasciato incustoditi libri e appunti.
Si stacca verso le sei meno un quarto. Vado a trovare la mia tutor per cena, e ci sono degli amici tedeschi.
E c'è vino. Rosso.

venerdì 7 febbraio 2014

"Jetzt nominiere ich"

"Ora nomino io".
Un gioco goliardico, molto diffuso in Germania, presumibilmente importato dall'Inghilterra.
Il gioco è molto semplice, intuitivo, e non richiede particolari strumenti se non birra e un computer e/o qualsivoglia altro strumento digitale connesso alla rete, poiché sfrutta la capacità di essere interconnessi con altre persone che sfruttano abitualmente un profilo digitale in internet; in genere FB, il più usato dei social network. In questo gioco entri a far parte per forza, venendo "scelto", nominato da una qualsisi altra persona della tua cerchia di amici, colleghi, conoscenti, familiari.
La nomina consiste in una sfida che è bene non rifiutare, per tenere alto il proprio onore - cavallerescamente parlando.
Venendo nominati si accetta di bere una birra - in bottiglia o in bicchiere non importa, ma sappiate che la bottiglia rende l'impresa più ardua -, una 0,5 vale a dire mezzso litro, di qualsiasi tipo, questo è a vostra completa discrezione, dipende dai gusti - helles, weiß, dunkel - non importa.
La difficcoltà - e qui si spiega il perché sia auspicabile usare un bicchiere - risiede nel fatto che la birra in questione deve essere bevuta "alla goccia" - ergo trangugiata - senza appoggiare il bicchiere o sospendere l'operazione.

mercoledì 5 febbraio 2014

Me la sono cercata?

Il mio problema o molto semplice - o complesso se si vuole -, risiede nel fatto che, finendo il mio soggiorno con il mese di febbraio, qui ad Augsburg, potrei avere qualche problema per l'ottenimento degli "Scheine", ossia i certificati degli esami - uno per esame - che ho sostenuto qua in Germania, visto considerando che solo quelli dello Sprachenzentrum - centro linguistico - saranno disponibili attorno alla prima settimana di Marzo.

"Study hard" no grazie

Meno 25 giorni al rientro, mentre scrivo.

Oggi ho speso parte della mia mattinata per riaccompagnare la mia ragazza all'aeroporto (Flughafen) di Monaco. Non ci si abitua mai alle partenze, ai saluti; sono peggio delle distanze invalicabili; ti fanno contare il tempo a ritroso rendendo più impellente il bisogno di fissare una scadenza, una fine che sia collimante con un nuovo inizio. O continuo, se si vuole.

A rendere più pressante il bisogno di fuga, di evasione, dopo aver assaporato le stille di una vecchia nostalgia, si mettono in mezzo gli impellenti obblighi, i doveri che soprassiedono ogni altro svago e libertà. Il mio motivo di questa permanenza in Germania; una delle prove finali che devo affrontare.

lunedì 3 febbraio 2014

Landsberg am Lech



Domenica sono stato a Landsberg sul fiume Lech, quello stesso fiume che scorre attraverso Augsburg.
Sono partito la mattina, verso l'ora di pranzo con la mia ragazza che è venuta a trovarmi sabato.

giovedì 30 gennaio 2014

Hausarbeit

Per gli amici anglofoni "turn paper", la versione lunga di un "essay"; per gli studenti italiani di qualsiasi tipo di facoltà una semplice tortura cui non sono abituati, dunque, in poche parole, peggiore.

Hausarbeit è la condensazione ultima del senso dei seminari: scrivere una tesina di tot pagine o di tot parole e da consegnare al professore.

Non so il perché ma, per un italiano, questo genere di lavori (per giunta in inglese), puzzano tremendamente di americanata, di lavoro creato a tavolino, di falsa libertà attorno alla scelta di un tema libero che poi, sviluppato, verrà giudicato dal professore. Un lavoro a casa da sviluppare sull'onda dei temi trattati nel corso del seminario; facendo tesoro di tutte le cose che sono state delle a lezione, da professore, sempre presente, e dai compagni di classe, sempre attivi -relativamente- con le loro presentazioni e "referat".

mercoledì 29 gennaio 2014

"Meno uno"

Meno un mese, anzi, facendo le cose con precisione possiamo dire meno trentuno giorni (-31).
Fra un mese (31 giorni) potrò dire conclusa la mia esperienza ERASMUS, essendo, in questa data, vale a dire il 1 marzo 2014, nuovamente a casa.
Ancora un'ultima fatica, un'ultimo sforzo, gli esami, gli ultimi scontri con la burocrazia qua in Germania per poi passare la palla all'Italia, e vedere come andrà a finire.

Ancora un mese e tutto finirà; un mese esatto, circa quattro settimana, giorno più giorno meno, e potrò tornare a casa, nella mia città, riguardare i visi delle persone che ho lasciato indietro, dei miei amici come dei miei familiari e i luoghi delle mie Marche.

Tornare. Un senso di emozione mi attraversa se cerco di figurare questo scenario, eppure, di fatto sta per concretizzarsi. Quattro mesi fa esatti, oggi cade la celebrazione, sono partito e giunto in Germania lasciandomi tante cose alle spalle, con una valigia, uno zaino e il computer nella tracolla.

Le chat



Le Chat

Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Mêlés de métal et d'agate.

martedì 28 gennaio 2014

Un'educata confusione di genere

Questa mattina, di relativa quiete, come tutti i martedì mattina senza lezione, mentre mi accingo a fare la doccia, il cellulare, con il suo distinto e gioviale scampanellare mi segnala l'arrivo di una mail sulla casella di posta universitaria.
Già elencando mentalmente tutti i possibili guastafeste o folli spammatori della mattina, ivi incluse le operazioni informative del mio stesso ateneo che mi tempestano settimanalmente di novità in merito a bandi in cui non rientro o in cui non rientrerò mai (perché ad esempio non sono iscritto a scienze politiche e/o non mi sto laureando scrivendo una tesi in merito agli infortuni sul lavoro in Guatemala, tanto per citare due esempi che poco si discostano dalla realtà).

domenica 26 gennaio 2014

La lotta continua

Parole goliardiche

In vista dell'esame di tedesco, del Kompaktkurs, ho ripreso in mano il vecchio e fedele sito di Busuu per ripassare un po' di lingua e per allenarmi su una piattaforma diversa; anche perché, paradossalmente, nonostante sia in Germania, spesso non riesco a sfruttare le occasioni di apprendimento soprattutto nei periodi infrasettimanali, o ritagliare veri momenti in cui dedicarmi al tandem di lingua, esterni al semplice ambiente universitario, centrati unicamente sull'aspra grammatica del tedesco.

giovedì 23 gennaio 2014

Tempi relativi

Attendendo una risposta dalla mia università italiana (Heimatuniversität), in merito all'invio dei moduli inerenti al "Riconoscimento preventivo" dei corsi che sto seguendo in Germania, mi torna in mente quando, qualche tempo fa, inaspettatamente, ricevetti una mail nella mia casella di posta elettronica, direttamente sul cellulare. La mail in questione mi veniva inviata direttamente dalla mia facoltà, da nientepopodimenoche il CRI (Centro Rapporti Internazionali) del mio ateneo.

mercoledì 22 gennaio 2014

Schlampe

Oggi ho avuto lezione di tedesco, Kompaktkurs, per la precisione, come tutti i mercoledì mattina dalle 8.15 alle 11.30.

A lezione abbiamo affrontato molti temi, discusso attorno a molti quesiti di ordine quotidiano, niente di storico, ostico o trascendentale, come il verbo teutonico fa subito pensare; dato che, sembrerà strano ai più, ma in Germania, non sono esistiti solo Hitler e la Merkel, storia e politica, e qualcosa come Gigakilogrammi di filosofi.

Abbiamo parlato del più e del meno seguendo i temi del nostro libro di testo e le ultime questioni grammaticali affrontate nel corso delle lezioni del corso e, idea della professoressa L.C., nella seconda parte della lezione abbiamo aperto una piccola discussione attorno al tema dei trasporti, privati e pubblici, che si possono usare, e dei motivi che ci spingono a sceglierli (vorteile o nachteile?).

martedì 21 gennaio 2014

Riconoscimento preventivo

Ancora burocrazia. Forse anche un pizzico in ritardo, debbo dirlo. Dopo tutte le trafile burocratiche dei primi tempi, prima della partenza, tra sanità e scartoffie varie, e dopo il mio arrivo (escludendo la varie vicissitudini legate ai problemi dell'alloggio), la voglia di prendere carta, penna e pile di moduli da complicare, non era uno dei passatempi che certamente avrei scelto in questi ultimi mesi in cui era anche incominciata la normale attività accademica.

Mi salva in calcio d'angolo però -o almeno lo spero- il fatto che, sulla pagina online del CRI (Centro Rapporti Internazionali) della mia Università, non venga definita una data precisa in cui inviare, compilati, i documenti legati al Riconoscimento preventivo delle attività che verranno (o che sono state) svolte all'estero.

Maledictionis 2.0


Due eventi così lontani tra loro, temporalmente e sostanzialmente, eppure così vicini, quasi uniti da un esile cordone ombelicale; una parentela appena accennata in qualche tratto superficiale ma, a notarlo bene, così profondamente intima: figlia della stessa maledetta fortuna.

lunedì 20 gennaio 2014

Partivo...


Partivo senza capire
dove mai andassi a finire.
(Nebbia; Giorgio Caproni)

Una domenica pomeriggio in centro, di quelle surreali domeniche bavaresi, o tedesche in genere, fatte di quiete, di calma. Surreli in quanto sottratte allo scorrere del tempo.

mercoledì 15 gennaio 2014

Forniti ma ritrosi

L'università di Augsburg può vantare una biblioteca immensa, fornita di una quantità di tomi pressocché sterminata.
Nelle mie peregrinazioni tra le sua mura, alla ricerca di qualche tomo su cui concentrare il mio tempo in vista di una presentazione, o solo per mera curiosità. sono stato attratto, scontato dirlo, nel reparto dedicato alla romanistica. Scaffali e scaffali di tomi scritti nelle lingue romanze (francese, spagnolo, portoghese e italiano).
Inutile dunque sottolineare, anche ricordando che sono uno studente in una facoltà di Lettere, che la mia passione primaria mio ha attratto tra gli scaffali della sezione di italianistica.
Proprio venerdì scorso, nel primo pomeriggio, mi sono dedicato al piacevole passatempo consistente nel passeggiare tra gli scaffali della biblioteca, tra quei tomi della, osservando i nomi, i titoli, le dimensioni, le copertine, accarezzando il dorso della rilegatura, prendendo di tanto in mano un libro, solo per il gusto di soppesarlo, senza distinguere troppo tra un Ippolito Nievo e un Pasolini, un po' come fa una donna che si diletta nella spesa al mercato ortofrutticolo, sfruttando quella sensibilità stereotipizzata, forse eccessivamente sessista delle sfere separate e dall'immaginario maschiocentrico, che denota una spiccata sensibilità per mansioni del quotidiano.

giovedì 2 gennaio 2014

"Auguri" e " Avventura con propositi"

  • Auguri di buon 2014.
Arrivo in ritardo sulle pagine di questo blog per celebrare il nuovo anno, ma farò subito ammenda ricordando che, perso per perso, almeno in altri luoghi mi sono ricordato di farvi - a modo mio - gli auguri per la fine del vecchio e l'inizio del nuovo, vale a dire sulle pagine del blog Ululati Solitari (vedi QUI, l'articolo "Spirito dei tempi" in luoghi oscuri) che, lentamente, sta risorgendo dal suo oblio. Sarà l'aria del nuovo anno che (i)spira.
Comunque sia vi auguro un felicissimo 2014. Pieno di pace, di gioia, felicità, di amore, di donne o di uomini e/o di ambedue.


  • Ma adesso passiamo all'"Avventura con propositi".