giovedì 30 gennaio 2014

Hausarbeit

Per gli amici anglofoni "turn paper", la versione lunga di un "essay"; per gli studenti italiani di qualsiasi tipo di facoltà una semplice tortura cui non sono abituati, dunque, in poche parole, peggiore.

Hausarbeit è la condensazione ultima del senso dei seminari: scrivere una tesina di tot pagine o di tot parole e da consegnare al professore.

Non so il perché ma, per un italiano, questo genere di lavori (per giunta in inglese), puzzano tremendamente di americanata, di lavoro creato a tavolino, di falsa libertà attorno alla scelta di un tema libero che poi, sviluppato, verrà giudicato dal professore. Un lavoro a casa da sviluppare sull'onda dei temi trattati nel corso del seminario; facendo tesoro di tutte le cose che sono state delle a lezione, da professore, sempre presente, e dai compagni di classe, sempre attivi -relativamente- con le loro presentazioni e "referat".

Queste vere e proprie tesine devono essere corredate da un indice, una divisione rigida in paragrafi, un'indiscutibile unità tematica riferita, mi raccomando, all'importantissimo titolo che si sceglierà, dato che, come di tutte le opere è il titolo che conta; a voglia a "non giudicare il titolo dalla copertina" quando è proprio il titolo a fare la differenza, tra originalità, misera mediocrità, e un più idilliaco fallimento.
E per l'amor di Dio, da non dimenticare la bibliografia (in)essenziale. Visto che la tesina dovrà essere consegnata in copia digitale e cartacea; presumibilmente per una forma di sicurezza ma, soprattutto, per rendere più efficace la funzione anti-plagio; visto che poi il professore -presumibilmente- prima di mettere il voto, dovrà misurare l'originalità e il grado di scopiazzatura-reinterpretazione dei testi usati e che lui -si spera- conosca meglio dei suoi allievi.

Il termine di consegna dei lavori è molto vario ma, il più delle volte, nel maggior numero dei casi, riguarda il mese di febbraio, se si prende in considerazione il semestre invernale, o, parlando con il professore, è possibile ottenere una proroga di qualche settimana per ultimare i lavori.

Una bella sfida per chi, i solito, è abituato a sostenere esami orali, preparati su libri e manuali, sottolineati e sudati, che non su testi specifichi, spizzicati qua e la da un biblioteca, il più delle volte ritrosa nel prestarli.

Raccogliamo, e proviamo a terminare, anche questa sfida.

1 commento:

  1. parooole sante !!! io seguo i corsi di laurea magistrale/specialistica (Master) in Germania e sto scrivendo il mio primo Hausarbeit.Un'ansia incredibile , soprattutto dopo aver saputo che ne abbiamo circa 5 in tutto, dunque in 2 anni. Spesso mi capita di rimpiangere i miei esami oraliiii!!! Ma sì, è solo questione di tempo; so che il primo non andrà alla grande , ma sono convinta del fatto che con il tempo riuscirò a scriverli abbastanza bene. Alla fine prendo il lato positivo della situazione: gli Hausarbeit sono un'esercitazione vera e propria , una preparazione alla stesura di un'ottima tesi di laurea, dxunque, di un ottimo lavor finale.

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