Per gli amici anglofoni "turn paper", la versione lunga di un "essay"; per gli studenti italiani di qualsiasi tipo di facoltà una semplice tortura cui non sono abituati, dunque, in poche parole, peggiore.
Hausarbeit è la condensazione ultima del senso dei seminari: scrivere una tesina di tot pagine o di tot parole e da consegnare al professore.
Non so il perché ma, per un italiano, questo genere di lavori (per giunta in inglese), puzzano tremendamente di americanata, di lavoro creato a tavolino, di falsa libertà attorno alla scelta di un tema libero che poi, sviluppato, verrà giudicato dal professore. Un lavoro a casa da sviluppare sull'onda dei temi trattati nel corso del seminario; facendo tesoro di tutte le cose che sono state delle a lezione, da professore, sempre presente, e dai compagni di classe, sempre attivi -relativamente- con le loro presentazioni e "referat".
giovedì 30 gennaio 2014
mercoledì 29 gennaio 2014
"Meno uno"
Meno un mese, anzi, facendo le cose con precisione possiamo dire meno trentuno giorni (-31).
Fra un mese (31 giorni) potrò dire conclusa la mia esperienza ERASMUS, essendo, in questa data, vale a dire il 1 marzo 2014, nuovamente a casa.
Ancora un'ultima fatica, un'ultimo sforzo, gli esami, gli ultimi scontri con la burocrazia qua in Germania per poi passare la palla all'Italia, e vedere come andrà a finire.
Ancora un mese e tutto finirà; un mese esatto, circa quattro settimana, giorno più giorno meno, e potrò tornare a casa, nella mia città, riguardare i visi delle persone che ho lasciato indietro, dei miei amici come dei miei familiari e i luoghi delle mie Marche.
Tornare. Un senso di emozione mi attraversa se cerco di figurare questo scenario, eppure, di fatto sta per concretizzarsi. Quattro mesi fa esatti, oggi cade la celebrazione, sono partito e giunto in Germania lasciandomi tante cose alle spalle, con una valigia, uno zaino e il computer nella tracolla.
Fra un mese (31 giorni) potrò dire conclusa la mia esperienza ERASMUS, essendo, in questa data, vale a dire il 1 marzo 2014, nuovamente a casa.
Ancora un'ultima fatica, un'ultimo sforzo, gli esami, gli ultimi scontri con la burocrazia qua in Germania per poi passare la palla all'Italia, e vedere come andrà a finire.
Ancora un mese e tutto finirà; un mese esatto, circa quattro settimana, giorno più giorno meno, e potrò tornare a casa, nella mia città, riguardare i visi delle persone che ho lasciato indietro, dei miei amici come dei miei familiari e i luoghi delle mie Marche.
Tornare. Un senso di emozione mi attraversa se cerco di figurare questo scenario, eppure, di fatto sta per concretizzarsi. Quattro mesi fa esatti, oggi cade la celebrazione, sono partito e giunto in Germania lasciandomi tante cose alle spalle, con una valigia, uno zaino e il computer nella tracolla.
Le chat
Le Chat
Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Mêlés de métal et d'agate.
martedì 28 gennaio 2014
Un'educata confusione di genere
Questa mattina, di relativa quiete, come tutti i martedì mattina senza lezione, mentre mi accingo a fare la doccia, il cellulare, con il suo distinto e gioviale scampanellare mi segnala l'arrivo di una mail sulla casella di posta universitaria.
Già elencando mentalmente tutti i possibili guastafeste o folli spammatori della mattina, ivi incluse le operazioni informative del mio stesso ateneo che mi tempestano settimanalmente di novità in merito a bandi in cui non rientro o in cui non rientrerò mai (perché ad esempio non sono iscritto a scienze politiche e/o non mi sto laureando scrivendo una tesi in merito agli infortuni sul lavoro in Guatemala, tanto per citare due esempi che poco si discostano dalla realtà).
Già elencando mentalmente tutti i possibili guastafeste o folli spammatori della mattina, ivi incluse le operazioni informative del mio stesso ateneo che mi tempestano settimanalmente di novità in merito a bandi in cui non rientro o in cui non rientrerò mai (perché ad esempio non sono iscritto a scienze politiche e/o non mi sto laureando scrivendo una tesi in merito agli infortuni sul lavoro in Guatemala, tanto per citare due esempi che poco si discostano dalla realtà).
domenica 26 gennaio 2014
Parole goliardiche
In vista dell'esame di tedesco, del Kompaktkurs, ho ripreso in mano il vecchio e fedele sito di Busuu per ripassare un po' di lingua e per allenarmi su una piattaforma diversa; anche perché, paradossalmente, nonostante sia in Germania, spesso non riesco a sfruttare le occasioni di apprendimento soprattutto nei periodi infrasettimanali, o ritagliare veri momenti in cui dedicarmi al tandem di lingua, esterni al semplice ambiente universitario, centrati unicamente sull'aspra grammatica del tedesco.
sabato 25 gennaio 2014
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