Il contorno è il letto su cui va adagiata la portata principale; il piacevole elemento scenico che serve da accompagnamento; quello strumento isolato che in un'orchestra, nel mentre dell'overture della sinfonia, non ti sembra neppure che stia suonando assieme a tutti gli altri suoi colleghi, tanto le sue note sembrino inferiori alla forza delle note fondamentali che fanno vibrare tutto il teatro. Un elemento di contorno, appunto.
Eppure, quando si trova l'orecchio per ascoltare le piccole e solitarie note dell'accompagnamento, il piacere di assaporare sul palato il contorno prima della portata principale, non si può che rimanere stupefatti dalla bellezza di una cosa solitamente ritenuta così insignificante, come un elemento d'accompagno.
I dettagli sposano le piccole parti dell'insieme elevando il tutto ad un'armonica unità superiore, dove ogni piccolo elemento getta una luce più luminosa su tutti gli oggetti che lo circondano.Analogamente non si può vivere concentrandosi solo sul dettaglio, sulla minuzia.
Per assaporare il dettaglio non bisogna aggredirlo, divorarlo e basta; bisogna saper creare la giusta forma mentis, la giusta prospettiva che sappia illuminarlo senza perdere d'occhio l'insieme.
La cosa importante è il dettaglio.
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